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“Uno scheletro umano incastonato tra le rocce”: il mistero di una vita passata in una delle grotte più belle d’Italia

La storia con il suo fascino, una vita passata e il mistero che porta con sé. Tutto questo in Italia in una grotta a pochi passi da noi. 

Nel cuore della Puglia, nascosto tra le cavità rocciose della Murgia, si cela uno dei ritrovamenti più straordinari della paleontologia. Un mistero rimasto sigillato per millenni, un viaggio nel tempo che affonda le radici in un’epoca lontana, quando i Neanderthal dominavano il paesaggio europeo.

L’Uomo di Altamura, così è stato soprannominato lo scheletro perfettamente conservato scoperto il 7 ottobre 1993 all’interno della Grotta di Lamalunga, rappresenta uno dei reperti più affascinanti mai ritrovati, non solo per la sua età ma anche per il modo in cui è stato custodito dalla natura stessa.

E’ una delle grotte più belle d’Italia

La Grotta di Lamalunga, situata nei pressi di Altamura, è un sito archeologico di enorme valore, un dedalo di cunicoli e anfratti che si sono formati nel corso dei millenni a causa dell’azione dell’acqua sulle rocce calcaree. Il suo interno cela segreti antichi e, tra questi, il più incredibile è senza dubbio lo scheletro neanderthaliano perfettamente inglobato nelle concrezioni calcaree. Non è stato un ritrovamento qualunque, ma la prova tangibile di una vita interrotta bruscamente e cristallizzata nel tempo.

L’Uomo di Altamura è considerato uno degli scheletri più completi di Homo neanderthalensis mai scoperti. Gli studiosi stimano che risalga a un periodo compreso tra i 128.000 e i 187.000 anni fa, un’epoca in cui l’Europa era dominata da un clima freddo e ostile, in cui i Neanderthal sopravvivevano grazie a una vita di caccia e adattamento alle difficili condizioni ambientali. Ma la domanda che ha affascinato gli esperti sin dal giorno della scoperta è una sola: come è finito lì?

Una grotta stupenda nel cuore della Puglia che conserva un mistero senza tempo (camminodellappia.it)

Secondo le ricostruzioni scientifiche, l’individuo potrebbe essere rimasto intrappolato nella grotta dopo una caduta accidentale in un pozzo naturale, impossibilitato a risalire e destinato a una fine drammatica. Il suo corpo, rimasto intatto grazie alla particolare conformazione della grotta, è stato lentamente ricoperto dalle concrezioni calcaree, un processo che lo ha trasformato in una sorta di statua di pietra, conservando intatti molti dettagli del suo scheletro.

Il fascino dell’antico

Ciò che rende questo ritrovamento ancora più straordinario è la possibilità di ottenere informazioni preziose sul DNA neanderthaliano. Infatti, alcuni studi condotti negli ultimi anni hanno permesso di estrarre campioni di materiale genetico, aprendo nuove prospettive sulla nostra comprensione dell’evoluzione umana e delle interazioni tra Neanderthal e Homo sapiens. La Puglia, con la sua terra ricca di storia e misteri, ha dunque restituito uno dei più importanti pezzi del puzzle della nostra preistoria.

L’Uomo di Altamura continua a essere studiato e protetto, con il desiderio di poter un giorno esporlo al pubblico senza comprometterne la conservazione. La Grotta di Lamalunga, con il suo silenzio millenario e il suo oscuro fascino, rimane una testimonianza viva di un’epoca scomparsa, un luogo che custodisce con gelosia i segreti di un uomo che ha vissuto in un mondo così lontano e diverso dal nostro, ma che oggi ci aiuta a comprendere un po’ di più la nostra storia.

Published by
Rocco Grimaldi